
Lettera al Sindaco di Trieste
Caro Signor Sindaco,
le scriviamo perché non riusciamo ad immaginare che Palazzo Carciotti non continui ad essere un bene dei cittadini e la invitiamo a rasserenarci e a confermarlo pubblicamente, come Primo cittadino.
Trieste per fortuna non ha sofferto un danno irreparabile e le esprimiamo il nostro sollievo per il fatto che le aste di vendita del palazzo non hanno avuto assegnatari.
Poiché uno dei più importanti e amati monumenti di Trieste è dunque ancora patrimonio di tutti i cittadini, le chiediamo di mantenere ferma la proprietà del bene, che deve restare della Città, e prevedere una destinazione pubblica del palazzo. Pensiamo infatti che questa vendita non avvenuta segni l’importante momento nel quale lei può decidere una rifunzionalizzazione dell’edificio come bene pubblico e può far porre allo studio una intelligente progettazione dei suoi contenuti che ne disponga l’uso al servizio della collettività.
La ringraziamo per l’attenzione che siamo certi vorrà dedicare al nostro appello sapendo che ha a cuore come noi la valorizzazione di Trieste.
- Ringraziando tutti i firmatari siamo felici che il Comune di Trieste abbia rivisto il suo proposito di vendita del Palazzo Carciotti. Potremo incontrare il Sindaco di Trieste quando la situazione pandemica lo permetterà.
- salviamo@palazzocarciotti.org
Sono promotrici dell’iniziativa e prime firmatarie le seguenti persone: Roberto Canziani, Giuliana Carbi Jesurun, Roberto Dambrosi, Diana De Rosa, Anna Laura Govoni, Elvio Guagnini, Alexandra Hagemann, Wissal Houbabi, Lucia Krasovec-Lucas, Marko Kravos, Emanuela Marassi, Marija Mitrović, Roberto Paci Dalò, Massimo Premuda, Ariella Reggio, Livia Rossi, Dubravka Šantolić Cherubini, Marcela Serli, Davide Skerlj, Nicoletta Zanni, Maila Zarattini.